Gengive che si ritirano: qual è la cura più adeguata per la recessione gengivale?
Le gengive sane sono caratterizzate da un colore rosa e una punteggiatura sulla superficie che ricorda la buccia d’arancia. Delle belle gengive possono migliorare un sorriso, ma al contrario quando sono gonfie e sanguinanti lo rovinano, arrivando, talvolta, ad invecchiare l’aspetto generale della persona.
Il disturbo parodontale (o parodontite) è causato da un’eccessiva proliferazione di batteri nel cavo orale che, nei casi più gravi, può portare alla recessione gengivale e alla distruzione dell’osso sottostante.
Come intervenire in caso di recessione gengivale
Per risolvere i disturbi alle gengive possono essere necessarie terapie parodontali (dette anche scaling) che consistono nella rimozione della placca e del tartaro dalle corone dei denti o il curettage, ovvero la rimozione del tessuto gengivale malato. Questi interventi, se abbinati ad una meticolosa igiene orale, possono essere sufficienti a controllare il disturbo.
Nei casi più gravi, può essere necessaria la chirurgia, ovvero il sollevamento della gengiva infiammata sotto anestesia locale e la rimozione di tartaro e placca sottostanti, con il successivo riposizionamento per consentire una migliore igiene.
Nel caso in cui, guardandovi allo specchio, vi ritroviate vittima di patologie come la recessione gengivale prendete un appuntamento presso la nostra clinica odontoiatrica a Padova e vedremo insieme come intervenire.
Non sottovalutate il problema, intervenite in modo tempestivo per non aggravare ulteriormente la situazione.
